Nell’offerta sempre più ampia di prodotti Storage di ogni tipo HP è certamente uno dei player più interessanti e con la sua linea 3PAR StoreServ offre una soluzione completa e avanzata che permette di realizzare anche una piattaforma all-flash.

Nell’ambito SMB (piccola e media impresa) HP è però molto forte con una categoria di prodotti certamente più economica non per questo meno flessibile. Stiamo parlando delle soluzioni chiamate MSA, arrivate ormai alla quarta generazione, e che nel momento in cui scriviamo si dividono in 2 soli modelli: la più economica MSA 1040 e la MSA 2040.

HP MSA 2040
Controller ridondato
I due controller sono estraibili dal retro per una sostituzione a caldo.
Connessione SAS
Per la connessione serve una scheda HBA SAS.
Le connessioni
E' disponibile su ogni controller anche una porta di rete per la gestione remota.

Una soluzione scalabile e flessibile

Noi abbiamo provato la MSA 2040 che è la più evoluta delle due e può gestire fino a un massimo di 199 dischi da 2,5 pollici (SFF) o 96 dischi da 3,5 pollici (LFF) utilizzando fino a 7 enclosure esterne per superare il limite dei 24 dischi SFF o 12 LFF inclusi nel telaio da 2U. Il limite in termine di Gbyte è pari a 768 Tbyte (raw), mentre a livello di sistemi operativi quelli supportati ufficialmente sono VMware vSphere 5.x e 6.x, Windows Server 2008 e 2012, Hyper-V, HP-UX, Red Hat Linux e SUSE Linux.

3 MSA rear panel

 

SAN o SAS. Doppia controller e doppio alimentatore

La MSA 2040 include un doppio controller ridondato che può essere disponibile in due versioni, una SAN e una SAS. Nel primo caso lo storage può essere collegato in Fibre Channel (8 o 16 Gbit/s) e/o 1Gbit o 10 Gbit tramite protocollo iSCSI, nel secondo tramite connessione 6 o 12 Gbit/s SAS per un massimo di 4 host/server.
Noi abbiamo provato quest’ultimo in un ambiente cluster VMware a 3 host. Le enclosure aggiuntive possono invece essere collegate in cascata sempre tramite SAS.

IMG 4096

Storage Multitier, con licenza aggiuntiva

I dischi supportati sono ovviamente solo HP e solo ed esclusivamente SAS, non è previsto il supporto per dischi SATA. Nel caso di enclosure LFF si possono però utilizzare dischi fino a un massimo di 8 Tbyte di capacità, mentre per l’SFF il limite è 1,8 Tbyte.La MSA supporta anche alcune SSD HP in formato SFF con capacità dai 200 Gbyte fino a 1,6 Tbyte. Ogni controller ha a sua disposizione 4 Gbyte di cache per accelerare la lettura e la scrittura e include una batteria di backup della cache basata su condensatori. Per maggior sicurezza viene inclusa anche una memoria Compact Flash di tipo Industrial su cui vengono salvati i dati della cache in caso di emergenza. Questa memoria è facilmente accessibile dal retro dei controller quando vengono disinseriti dallo chassis principale.

Nuovi firmware

Nelle versioni più recenti dei firmware (dalla GL200 in avanti) è stata introdotta anche la possibilità di creare 3 tier (livelli) di storage differenti a livello di performance: Performance Tier, Standard Tier e Archive Tier. In questo modo si possono creare volumi con livelli diversi di prestazioni senza ricorrere ad altri strumenti, come il sistema di Storage I/O Control di VMware. Per attivare questa funzionalità bisogna però pagare una licenza piuttosto onerosa (circa 4.000 dollari come prezzo di listino).

msa screen

Configurazioni RAID

La MSA supporta configurazioni RAID 0, 1, 3, 5, 6, 10 e 50, con un massimo di 32 dischi per il RAID 50, 2 dischi per RAID 1 e 16 dischi per tutte le altre configurazioni. Dal firmware GL200 più gruppi di dischi possono essere poi aggregati in un’unica Storage Pool, come succede nei sistemi di storage di fascia più alta, offrendo così un meccanismo di gestione dello storage ad alto livello. La dimensione massima di una LUN è 140 Tbyte sia in modalità SAN sia SAS. Attenzione però che il driver di VMware vSphere su SAS prevede LUN massime di 16 Tbyte, dunque è bene non superare questo limite per non avere problemi.

Doppia interfaccia Web per un controllo completo

5 MSA new interfaceGli aggiornamenti firmware più recenti hanno messo a disposizione anche una nuova interfaccia (v3) che può essere usata in parallelo alla precedente (v2): la nuova release tra l’altro permette di supportare un numero superiore di host (da 64 della v2 a 512). L’interfaccia Web è ovviamente accessibile tramite la porta di rete dedicata disponibile non solo nella versione SAN ma anche in quella SAS della MSA.

A tutti IOPS

Secondo HP il limite massimo di IOPS random ottenibili con la MSA 2040 in modalità SAN, raid 10 e hard disk tradizionali è pari a 66.000 in lettura e 32.000 in scrittura. Questo limite sale con una configurazione di sole SSD in raid 1 arrivando a 122.000 in lettura e 38.000 in scrittura. I valori nella configurazione SAS 12 Gbps sono leggermente inferiori (dischi raid 10 lettura 56.500 e scrittura 31.000, SSD raid 1 lettura 112.500 e scrittura 32.500).

sraTra le funzionalità avanzate della MSA 2040 merita certamente una menzione il supporto alle VAAI (vStorage API for Array integration) e al Site Recovery Manager (SRM) di VMware oltre allo StoreFront Manager di Microsoft. Per i sistemi virtuali le ultime versioni dei firmware hanno introdotto il Thin Provisioning e la possibilità di sfruttare una SSD come cache il lettura in aggiunta alla cache installata nativamente sui controller. Anche gli snapshot attivati da VMware vengono accelerati quando si utilizzano le già citate VAAI grazie all’uso di un approccio Redirect-On-Write.

Snapshot, anche da remoto con RemoteSnap

La MSA 2040 permette anche di creare snapshot in background dello storage (fino a 64 snapshot nella licenza inclusa, fino a 512 con licenza aggiuntiva) e include un plugin OneView per semplificare l’integrazione con il vSphere vCenter. Le funzionalità di Volume Copy permettono invece di fare un backup internamente al dispositivo senza ricorrere ad alcun host esterno: permette di copiare un disco logico su un altro set di dischi in modo completamente autonomo.

7 MSA create vdisk

La versione SAN della MSA offre altre funzionalità specifiche legate al software RemoteSnap della stessa HP. Questo pacchetto abilita la replica asincrona remota su MSA 1040 o 2040 e anche sugli array P2000 G3 (solo nei modelli che supportano FC, FC/iSCSI e iSCSI) e sfrutta la tecnologia di Snapshot integrata nella MSA. Utilizzando invece uno StoreEasy 3000 Gateway si possono aggiungere alla MSA funzioni di condivisione file, stampanti e iSCSI con gestione diretta degli host.

Nonostante sia un prodotto pensato chiaramente per una utenza professionale di profilo medio-alto la MSA 2040 è abbastanza semplice e intuitiva da utilizzare e la nuova interfaccia v3 rende ancora più accessibili alcune operazioni. Nei nostri test abbiamo utilizzato 10 dischi HP 10k SFF da 1,2 Tbyte e abbiamo successivamente esteso lo storage aggiungendo altri 6 dischi di pari tipologia.

CaratteristicheMSA 2040 SASMSA 2040 SAN
Host connection protocolsSAS 6 o 12 Gbit/s8 o 16 Gbit FC, 1 o 10 GbE
Controller disponibili2, ridondanti, con aggiunta hot-add
Cache controller4 Gbyte
Memoria interna per SO2 Gbyte
Numero massimo di dischi nel telaio principaleLFF: 12, SFF: 24
Numero massimo di dischi con 7 enclosure SFF/massima capacità raw199/768 Tbyte
Numero massimo di dischi con 7 enclosure LFF/massima capacità raw96/358,2 Tbyte
Numero massimo di LUN512
Dimensione LUN massima140 Tbyte (128TiB)
Numero massimo di host supportati64 con UI v2, 512 con UI v3
Numero massio di snapshot con lic. standard/aggiuntiva64/512
Licenze aggiuntivePerformance Tiering 3 level, Remote Snap (necessaria anche per SRM)
Dimensioni telaio principale2U rack
AlimentazioneRidondata, 2x500 watt
Tecnologie VMware vSphere supportateVAAI, VASA, SRM
Versioni RAID supportate0, 1, 3, 5, 6, 10, 50
Storage PoolsSupportati dal firmware versione GL200
Modelli di disk enclosure aggiuntiviMSA 2040 disk enclosure 3,5" (12 disks), D2700 2,5" (25 disks)
Sistemi Operativi supportatiWindows Server 2008 R2, 2012, Vmware, HP-UX, Red Hat Linux, SUSE SLES
Gateway storage per aggiungere funzioni di sharingHP StoreEasy 3850 Gateway
Connessione dischiSolo SAS
SSD HP MSA supportati12 o 6 Gbit/s SAS SSD HP da 200 Gbyte a 1,6 Tbyte, solo SFF
Dischi HP MSA supportati12 o 6 Gbit/s SAS HD 10k, 15k o 7.2k, SFF o LFF, da 300 Gbyte a 8 Tbyte

I nostri test

Per il collegamento agli host utilizzando la modalità SAS non serve un controller completo di cache, ma basta una semplice scheda HBA (Host Bus Adapter). La gestione di cache e Raid avviene infatti all’interno della MSA stessa. Nei nostri test abbiamo utilizzato 3 host HP DL360 G8 collegati con 3 HP Host Bus SAS H221 PCI Express 3.0 da 6Gbit/s. Chi vuole utilizzare la più veloce interfaccia 12 Gbit/s può sfruttare le HP SAS H241. In generale per configurazioni di soli dischi il collegamento 6 Gbit/s può essere sufficiente, ma nel caso di utilizzo di SSD il 12 Gbit/s è indispensabile. Nei nostri test abbiamo provato anche il collegamento in cascata su canale SAS di 2 enclosure esterne, una con dischi LFF e una con dischi SFF.

Oltre 60 VM, performance disco ineccepibili

La MSA 2040 si è comportata molto bene durante le nostre prove, con risultati prestazionali in linea con i dati di targa (sopra i 700 Mbyte/s in lettura e scrittura): anche nell’uso quotidiano con oltre una sessantina di VM ad attività disco importanti, tra server gestionali, terminal server, web server e mail server in esecuzione sui 3 host abbiamo ottenuto risultati sempre positivi con una media di circa 300/400 Mbyte/s sequenziali disponibili sulle VM.

Lo scenario più comune

Per chi pensa di implementare una infrastruttura VMware vSphere in HA con 3 host e la licenza Essentials Plus la HP MSA 2040 in configurazione SAS resta una delle soluzioni professionali più interessanti e performanti, perfettamente ridondata considerando il doppio alimentatore e il doppio controller inclusi. Senza dover passare alle costose configurazioni 10 Gbit con switch e schede ben più costose si può infatti implementare una soluzione efficiente e affidabile con una spesa complessivamente abbastanza limitata (street price intorno ai 6.000 euro Iva e dischi esclusi). Il canale di connessione a 6 e 12 Gbit/s del SAS permette infatti di sfruttare appieno le potenzialità dello storage. In questo senso anche la semplicità d'uso è una carta vincente: non serve un SAN manager esperto per gestire lo storage e qualsiasi sistemista con un po' di esperienza e di pazienza si può cimentare in questa sfida. Segnaliamo a tal proposito l'ampia documentazione HP che comprende anche una presentazione dettagliata delle best practices in tutti i possibili casi d'uso.

Altro discorso è la soluzione SAN: investendo in una interfaccia a 10 Gbit (indispensabile per sfruttare le potenzialità della MSA nella soluzione iSCSI) il budget necessario (switch e controller per gli host inclusi) infatti sale a tal punto che si possono valutare in alternativa altri prodotti, anche della stessa HP.

L'autore

Filippo Moriggia

Dopo 10 anni di esperienza nel settore del giornalismo tecnico collaborando con  PC Professionale, Panorama e altre testate del gruppo Mondadori, Filippo Moriggia ha fondato Guru Advisor, il sito italiano di riferimento per professionisti del settore IT, system integrator e managed service provider.
È laureato in Ingegneria delle Telecomunicazioni e svolge attività di libero professionista come consulente presso aziende e studi professionali. Si occupa in particolare di software, virtualizzazione, reti e sicurezza. È certificato VMware VCA for Data Center Virtualization.

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