La politica di sicurezza di Uber è sotto la lente d'ingrandimento dopo che un altro utente è stato vittima di hacking. La compagnia di servizio alternativo a quello dei taxi tradizionali ha impiegato più di 24 ore per rispondere all'utente newyorkese che si è ritrovato con chiamate e addebiti verso la Gran Bretagna sul suo conto, come riporta Motherboard.
Già in passato gli hacker hanno preso di mira gli utenti Uber, ma l'ultimo incidente è stato segnalato perchè Uber ha spedito alla vittima una nuova password all'interno di una mail non cifrat
fonte: motherboard.vice.com