I pronostici di GURU advisor per il 2016 nel settore IT

Il 2016 è ormai iniziato da qualche settimana e molti pronostici sono già stati fatti. Anche noi – nel nostro piccolo – abbiamo deciso di ragionare su quali sono le promesse di questo 2016 in particolare sui temi che seguiamo, quelli dell’IT in ambito small business e Enterprise.

Parlare di Cloud Computing è ormai quasi scontato, negli anni passati già abbiamo visto un consolidamento di questa tendenza, con una crescita significativa dei player che sono più forti in questo settore. In particolare Amazon con i suoi Web Services (AWS) ha continuato a cavalcare l’onda rimanendo qualche passo più avanti dei concorrenti: chi ha implementato seriamente soluzioni simili ha ormai spento datacenter e server on-premises e si è affidata totalmente (o quasi) a queste tecnologie.

Prima di lanciarsi in entusiasmi passeggeri è però bene ricordarsi chiaramente due concetti che a mio parere diventeranno ancora più importanti nel corso del 2016.

 

Che si tratti di un datacenter on-premises migrato nel cloud o di un singolo server, quello che fa la differenza è la presenza alla base di un vero e proprio progetto. Spesso mi trovo a parlare di questo argomento con rivenditori o tecnici e mi accorgo che in molti casi non è appunto la scelta di un prodotto o fornitore a essere la linea di demarcazione tra un buon servizio e un cattivo servizio, ma l’adozione di una strategia chiara e un progetto ben architettato. Altrimenti – cloud o non cloud – presto appariranno i primi problemi. Gli Amazon Web Services, con l’enorme varietà di funzionalità e servizi che includono, in questo senso sono forse i più difficili da gestire e coordinare, perlomeno se non si conosce la piattaforma in modo eccellente. Nel prossimo anno mi aspetto che diventi ancor più evidente la distinzione tra chi semplicemente rivende una VPS  o qualche pacchetto e chi fornisce ai suoi clienti un servizio a tutto tondo completo di disaster recovery e un concetto di sicurezza alla base dello stesso progetto. Per le aziende in cui il reparto IT è interno naturalmente varrà lo stesso concetto: i servizi erogati all’interno delle mura o nel cloud devono essere progettati in una nuova logica.

Cloud Native Applications for Dummies1Cloud Native Applications: il grafico tratto dal blog di Massimo Re Ferre illustra i concetti alla base del nuovo modo di progettare.

Ed è proprio il concetto di Cloud Native Apps introdotto da VMware nel corso del 2015 a far parte di questo modo nuovo di progettare. Non tanto per le novità a livello tecnologico (di cui vi abbiamo parlato nel dettaglio qui e qui), quanto per il concetto stesso di applicazioni sviluppate in una logica cloud, in cui – come ha ben spiegato Massimo Re Ferre (VMware) nel suo blog – l’infrastruttura stessa diventa un codice da eseguire e funziona pur essendo stateless, effimera, transiente e poco affidabile. Tutti gli strumenti che permetteranno di automatizzare queste procedure e di gestire sistemi multi-cloud (come Cloudforms di cui ci ha parlato Alessandro Perilli di Red Hat) avranno una crescita significativa nel 2016 e saranno presi in considerazione da un numero crescente di aziende.

I server – intesi come hardware puro – continueranno invece il loro trend di crescita, ad esempio nelle vendite, visto il numero crescente di cloud provider o di sedicenti cloud provider che faranno investimenti nel 2016. In realtà all’orizzonte ci sarà probabilmente un calo, con solo i più bravi o i “colossi” che acquisteranno modelli di server progettati per loro e con caratteristiche specifiche, come quelli usati da Google o da Facebook che ha addirittura reso open source il suo Open Compute Project. A breve (3/4 anni) il mercato a nostro parere rimarrà però florido e dovrà necessariamente migliorare sul fronte energetico, con dispositivi sempre più potenti in grado di funzionare con meno energia, riducendo così anche le risorse necessarie per dissipare il calore prodotto.

Nel complesso però la crescita dei server sarà trainata dal numero crescente di applicazioni che passeranno attraverso le piattaforme virtuali (basti passare alle soluzioni SDN come NSX). Prevediamo anche un aumento delle soluzioni di storage che usano piattaforme hardware standard: la disponibilità di un numero crescente di sistemi operativi progettati per la creazione di appliance software per la gestione di storage sarà a nostro parere uno dei trend nei settori dove il rapporto Tbyte/prezzo è fondamentale, mentre nella fascia più alta rimarranno solo gli storage All Flash progettati per funzionare nativamente con le SSD.

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SSD che la faranno da padrone anche un po’ in tutti i settori (server, storage, desktop, notebook), con un probabile sorpasso nel costo a Gbyte anche in settori in cui ancora i dischi dominavano il mercato (è di qualche giorno fa l’annuncio della prima SSD da 13 Tbyte...).

Anche i sistemi iperconvergenti avranno una crescita significativa nel 2016. Mano a mano che sempre più persone si renderanno conto dell'importanza di un progetto coerente per l'intera infrastruttura, crescerà anche l’adozione di sistemi all-in-one, in cui storage, hypervisor, networking e tutti i componenti di management necessari sono integrati in un’unica piattaforma ben ingegnerizzata. In questo settore a nostro parere saranno due le tipologie di player che avranno il sopravvento: quelli che sapranno convincere nella fascia più alta, a livello Enterprise, in cui il sistema deve essere scalabile verso l’alto mantenendo la stessa semplicità di approccio, senza rinunciare a nessuna funzione; e quelli che sapranno proporre un sistema compatto, economico e semplice da usare che possa di fatto rimpiazzare i server tradizionali mantenendo l’affidabilità e le potenzialità di una piattaforma più complessa.

Nel settore Mobile a nostro parere ci sarà un complessivo livellamento dei terminali, con una crescita di soluzioni gestite che si occupano di sicurezza e di management delle piattaforme. Le soluzioni di Mobile Device Management avranno una forte spinta sul mercato e si imporrà solo chi riuscirà a gestire una infrastruttura disomogenea in modo centralizzato, controllando non solo tablet e cellulari ma anche desktop e notebook, togliendo di fatto molte delle complessità di implementazione dell’IT attuale.

A livello SMB ci aspettiamo una crescita del modello Managed Service Provider, con un numero crescenti di aziende che forniranno, non tanto hardware e manodopera, quanto servizi gestiti ad alto valore aggiunto. Purtroppo in questo caso – perlomeno in Italia – ci aspettiamo che la crescita sia ancora lunga e che il 2016 non porterà a un completamento di questa evoluzione, ma ad una lenta, anche se inesorabile, crescita.

Infine un settore che crescerà ancor di più, con la spinta anche di un aumento dilagante del crimine informatico, sarà quello della sicurezza. Gli attacchi a sistemi on-premises e nel cloud saranno sempre più frequenti e nello stesso tempo la lotta al terrorismo renderà ancora più severi alcuni controlli e aumenteranno le leggi che regolano la gestione dei dati – propri e altrui. L’inasprimento delle leggi in Europa nella gestione della privacy porterà alla formazione di nuove figure e ad un divario ancora maggiore tra le società che lavorano nel rispetto di queste normative (con tutti gli oneri che questo comporta) e le società che semplicemente le ignorano o non le rispettano in modo manifesto.

In tutto questo panorama sarà sempre più difficile restare aggiornati e comprendere come si sta evolvendo il mondo IT. Per questo speriamo che GURU advisor possa esservi di aiuto, con recensioni ed articoli sempre aggiornati e aggiornamenti in diretta dagli eventi più importanti, come il Mobile World Congress di cui vi parleremo nel prossimo numero.  

L'autore

Filippo Moriggia

Dopo 10 anni di esperienza nel settore del giornalismo tecnico collaborando con  PC Professionale, Panorama e altre testate del gruppo Mondadori, Filippo Moriggia ha fondato Guru Advisor, il sito italiano di riferimento per professionisti del settore IT, system integrator e managed service provider.
È laureato in Ingegneria delle Telecomunicazioni e svolge attività di libero professionista come consulente presso aziende e studi professionali. Si occupa in particolare di software, virtualizzazione, reti e sicurezza. È certificato VMware VCA for Data Center Virtualization.

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