Scalabilità delle prestazioni
In questo test abbiamo voluto indagare sulle capacità del controller di offrire prestazioni elevate al variare della dimensione del dato, il tutto in ambito di trasferimento sequenziale.
La curva, piuttosto ripida nella sua parte iniziale, mostra la capacità di offrire buone prestazioni anche con file di piccole dimensioni, con il raggiungimento del picco già con blocchi da 128/256 Kbyte.
Consistenza delle prestazioni
Per la valutazione della consistenza è stato eseguito uno stress test della durata di 20 minuti, sia in lettura sia in scrittura, utilizzando dati da 4 Kbyte e misurando il numero di Iops eseguite dal disco durante questo intero arco temporale.
I risultati in questo caso sono davvero eccellenti, non c’è infatti alcun indizio di degradazione delle prestazioni, né in lettura (risultato atteso) né in scrittura (risultato più difficilmente ottenibile).
Il controller Phison S10 svolge dunque egregiamente il proprio compito, permettendo al Neutron XT di lavorare al meglio anche dopo lunghe sessioni di lettura e scrittura.
Prestazioni in ambiente misto
Come ultimo test abbiamo dedicato spazio a una verifica del comportamento del disco in momenti di lettura e scrittura contemporanea, valutando la capacità di destreggiarsi in casi reali di utilizzo.
Abbiamo utilizzato dati da 128 Kbyte in maniera sequenziale, con una percentuale di lettura/scrittura variabile.
I risultati sono molto buoni, la curva classica mostra valori compresi tra 200 e 350 Mbyte/s per tutto il tratto centrale, permettendo un’ottima esperienza d’uso con il disco Corsair.
Prestazioni in ambienti applicativi
Infine ci siamo concentrati nel simulare direttamente alcuni diffusi ambienti applicativi, impostando la nostra piattaforma di test per emulare al meglio gli scenari relativi a Database, File Server, Web Server e Workstation.
I dati derivano da quanto diffuso normalmente da WMware e da IOmeter e permettono di ricostruire gli accessi normali a macchine di questo tipo per emularle al meglio.
In particolare i profili utilizzati utilizzano 4 Cpu ciascuno per quattro accessi paralleli al disco e i seguenti dati:Profili Letture / Scritture Random / Sequenziale Dimensione blocchi Database 67% / 33% 100% / 0% 8 KB - 100% Fileserver 80% / 20% 100% / 0% 512 Bytes – 10% 1 KB – 5% 2 KB – 5% 4 KB – 60% 8 KB – 2% 16 KB – 4% 32 KB – 4% 64 KB – 10% Web server 100% / 0% 100% / 0% 512 Bytes – 22% 1 KB – 15% 2 KB – 8% 4 KB – 23% 8 KB – 15% 16 KB – 2% 32 KB - 6% 64 KB – 7% 128 KB – 1% 512 KB – 1% Workstation 80% / 20% 80% / 20% 8 KB - 100%
I risultati ottenibili sono nel complesso molto elevati.
Dal punto di vista delle operazioni per secondo gestibili dal singolo disco ci attestiamo in ogni caso ben oltre quota 10.000, avvicinandosi direttamente al doppio in ambito Web server, nel quale la lettura dei dati random è totale.
Le velocità ottenibili sono di conseguenza molto alte, con una gestione in ogni caso superiore ai 100 Mbyte/s. In ambito Web Server si sfiorano i 300 Mbyte/s, permettendo la creazione di sistemi in grado di reggere un grande traffico aggregato.
Conclusioni
Corsair ha introdotto una linea dedicata ai più entusiasti utenti Pc adatta in ogni caso anche agli ambiti workstation e server. I valori assoluti molto elevati si accompagnano infatti a ottime doti di endurance, con un numero di Iops gestite dal disco costante anche dopo lunghe sessioni di lavoro.
I dischi, per loro stessa natura, si prestano inoltre all’utilizzo in modalità Raid in modo da incrementarne ulteriormente le prestazioni (specialmente in lettura in modalità Raid 1).